"Benché senza colori abbino tutta la forza dell’arte". In questo modo, nel 1590, Giovanni Paolo Lomazzo descriveva le opere realizzate a chiaroscuro, restituendo tutta la complessità teorica di un’opera pittorica eseguita con una tavolozza ridotta. Una pittura così realizzata, infatti, assume un singolare vigore espressivo in virtù dell’assenza della consueta policromia a suggerire i colori della realtà.
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