Siena a Roma: Tradizioni, rituali e cultura visiva della confraternita di Santa Caterina da Siena in Via Giulia (1519–1630)
Lilla Mátyók-Engel

Questo progetto di dottorato, che è stato completato nel 2023 presso la Humboldt-Universität di Berlino, è incentrato su tre rappresentativi esempi di mecenatismo confraternale senese a Roma nel periodo tra il 1519 e il 1630. L'attenzione è rivolta soprattutto al contesto funzionale e performativo in cui questi oggetti furono utilizzati nello spazio urbano da una parte e nello spazio sacro della chiesa di Santa Caterina da Siena in Via Giulia dall’altra.
Il primo oggetto analizzato è una barella funebre che alle due estremità era dotata di pannelli dipinti da Baldassarre Peruzzi (1520–1523). La lettiga combinava forme della tradizione funeraria senese con un’innovativa rappresentazione di santi a mezza figura. Il secondo oggetto d’analisi è la pala d'altare rappresentante la Resurrezione (1522–1523) oggi conservata nell’oratorio della confraternita, che può essere considerata l'opera più ambiziosa del pittore Girolamo Genga, sia per la qualità dell'esecuzione che per il concetto iconografico. Il terzo caso studio è incentrato su un crocifisso processionale di Rutilio Manetti (1625) portato a Roma dalla confraternita senese di Fontebranda per l'Anno Santo del 1625. Il crocifisso rappresenta un elemento catalizzatore del culto di Santa Caterina, che in quel periodo stava prendendo piede tra un numero crescente di fedeli, fino a culminare nel riconoscimento ufficiale delle sue stimmate da parte di papa Urbano VIII (1623–1644) nel 1630. I tre oggetti gettano nuova luce sul ruolo della cultura materiale nei rapporti spesso concorrenziali tra i numerosi sodalizi laicali di Roma e nelle processioni e feste, multisensoriali da loro organizzate e concepite come eventi multisensoriali.
La tesi è stata parzialmente finanziata con una borsa di dottorato della Società Max Planck e ha ricevuto il Premio Hans Janssen 2024 per ricerche di eccellenza nel campo della storia dell'arte italiana. Una versione revisionata sarà pubblicata come volume 4 della collana editoriale Roma communis patria della Bibliotheca Hertziana.