Collezioni & Iniziative

The archive of art and archival materials related to the sculptural practice of Italian artist Mauro Staccioli (1937–2018), here called Staccioli Digital Archive, is the product of the  interaction of the several departments of the Bibliotheca Hertziana and is thus primarily a successful exercise in the extremely complex process of integrating existing resources, which normally provide services at institutional level, for a specific project crossing all departments focused on the Archive.
The web application includes several dynamically generated ways to access the material in an exploratory and surprise-generative manner. At each level a new and different digital resource for the relevant entity (project, person, place, artwork, archival unit) is presented to the user. A timeline, a map and the organization of the materials by keyword allow for exploration, while the document-types offer a way to get directly to specific materials. Specific item views are offered by the built-in IIIF Mirador app. A searchable graph gives navigable access to related entities.
The Digital Archive formed the basis for the exhibition „Mauro Staccioli: Cementing an Artistic Legacy | Mauro Staccioli: Consolidare un’eredità artistica“, showcasing a collection of over thirty objects held from 18 October 2023 to 19 January 2024.
 

The special collection features 400 photographs that capture art and architecture in Argentina, spanning from the early modern period to the present day. The metadata for these 230 objects have been structured, defined, and linked in accordance with the latest standards. This collection is designed to facilitate research into Argentina’s rich cultural heritage.

La mostra online accompagna e completa la mostra di ricerca a Palazzo Zuccari (10 luglio – 6 ottobre 2023), che è incentrata su uno dei disegni preparatori di Giulio Romano per il celebre ciclo di affreschi realizzato per il salone di Villa Lante sul Gianicolo, oggi conservato a Palazzo Zuccari. Il recente restauro del disegno La liberazione di Clelia è stata un’occasione per mettere in luce la particolare passione per l’arte italiana del Rinascimento, e in particolare per Giulio Romano, di Henriette Hertz, collezionista cosmopolita e fondatrice della Bibliotheca Hertziana.
 

Il BHMPI custodisce i lasciti di personaggi famosi nella storia della disciplina, come Joseph Croquison, Wolfgang Lotz, Ludwig Schudt, Heinrich Mathias Schwarz e Franz Graf Wolff Metternich, nonché il lascito scientifico di Friedrich Noack (1858–1930) e Richard Krautheimer (1887–1994). Il materiale è amministrato e supervisionato dal Dr. Lothar Sickel. Può essere consultato con il permesso del direttore della biblioteca Golo Maurer.

The special collection gives access to 1,300 photographs showing Peruvian art and architecture from pre-colonial times to the present. The metadata for 600 objects has been structured, defined, and linked according to state-of-the-art standards. The collection aims to support the study of Peru’s rich and diverse cultural heritage.

La mostra online accompagna e completa l'esposizione dell'artista ucraina Elena Subach a Palazzo Zuccari (dal 19 aprile al 9 giugno 2023). La serie di fotografie è stata creata nella primavera del 2022, quando gli operatori museali e i volontari di tutto il Paese si sono affrettati a proteggere il patrimonio culturale in seguito all'escalation dell'aggressione militare russa.

Through 10 chapters, the exhibition "Describing Ukraine: Cartography and Travelogues" examines the genesis and transformation of the Western view of the present territory of Ukraine, which has always been an important travel destination for Western European missionaries, explorers and diplomats. The maps and travelogues produced throughout these journeys provide information about the manifold political, economic, and not least art-historical interconnections that have shaped the history of both regions for more than two thousand years.

La mostra online accompagna e completa la mostra in loco a Palazzo Zuccari (dal 17 novembre 2022 al 10 febbraio 2023). Sono risultato del lungo progetto di digitalizzazione e catalogazione di parte dell’archivio personale del fotografo Massimo Piersanti e del fondo Archivio Incontri Internazionali d’Arte del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, con l’intento di rendere queste immagini facilmente accessibili a ricercatori e professionisti e incoraggiarne lo studio e l’analisi. Altro

Una mostra online della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell'arte in collaborazione con la Congregazione Evangelica Luterana di Roma
La chiesa Evangelica Luterana a Roma fu consacrata il 5 novembre 1922. La Fototeca coglie l'occasione del centenario per tracciare il percorso dalla progettazione al completamento in una mostra online, utilizzando il materiale di diverse campagne fotografiche condotte negli ultimi decenni, l'ultima nel 2019.
 

In occasione del 24° Congresso Internazionale di Studi Bizantini di Venezia e Padova, la Fototeca presenta una mostra online del fotografo Domenico Ventura sulle Mura Terrestri di Costantinopoli. Originariamente, la mostra sarebbe dovuta essere presentata in loco presso la Bibliotheca Hertziana nel marzo 2020 e accompagnata da un workshop con Neslihan Asutay-Effenberger, Silvia Pedone, Silvia Ronchey e Aleksandar Shopov. Gli inviti erano già stati stampati, ma l’insorgenza del Covid-19 ha impedito lo svolgimento di entrambi gli eventi.

La mostra online presenta immagini da una collezione di quasi 3.500 fotografie che documentano l'arte e l'architettura in Brasile dall'inizio dell'era moderna fino ad oggi, per supportare la ricerca sul suo ricco e diverso patrimonio culturale. I metadati di oltre 900 oggetti sono stati strutturati, definiti e collegati secondo gli stdard scientifici più recenti.

Questa collezione speciale dà accesso a quasi 2.900 fotografie che documentano l'arte e l'architettura filippina dall'inizio della modernità fino all'epoca contemporanea. Le informazioni sulle circa 800 entità sono strutturate, definite e certificate secondo i più recenti standard tecnici. L'iniziativa mira a sostenere nuove ricerche sul ricco e vario patrimonio culturale delle Filippine.

Il ricco patrimonio storico di stampe, oggetti d’arte, mobili e materiali d'archivio risale all'inizio dell'attività collezionistica di Henriette Hertz, 140 anni fa. Fino ad ora, questi oggetti sono stati conosciuti dal pubblico solo in casi isolati. L’Istituto ha catalogato sistematicamente il proprio patrimonio culturale, che viene presentato online sotto la voce Collezioni speciali. Le collezioni speciali sono sparse in quasi tutti i dipartimenti dell’Istituto. La biblioteca conserva principalmente la collezione di libri antichi (20.000 volumi), oltre a numerosi materiali d’archivio della storia dell'istituto e della storia dell’arte, nonché archivi di artisti. La mostra Eruzioni di carta è la prima mostra online delle collezioni speciali della biblioteca.
 

Negli anni Settanta, l’artista Pablo Echaurren fu uno dei protagonisti della controcultura visiva. Come collezionista è riuscito a creare il più importante archivio di documenti della creatività politico-artistica post-68. I fondi raccolgono fanzine, volantini, disegni, manoscritti, fotografie e soprattutto riviste quali A/Traverso, Viola e Oask?!, oggi quasi irreperibili, come anche il lavoro dell’artista degli anni Settanta, in particolare i suoi acquarelli, smalti, quaderni di appunti, disegni e fotografie. Grazie a questo archivio si può comprendere un decennio chiave della storia dell’Italia contemporanea. Grazie alla collaborazione tra la Bibliotheca Hertziana e la Fondazione Echaurren Salaris nell'ambito dell'iniziativa di ricerca Rome Contemporary la collezione digitale è consultabile.

Il progetto di annotazione delle mappe storiche della città di Napoli, attraverso il ricorso alle rispettive legende, intende facilitarne l’uso e la lettura. Le rappresentazioni prodotte da Du Pérac e Lafréry nel 1566, da Stinemolen nel 1582, da Baratta nel 1627 e dal Duca di Noja nel 1775 mostrano ciascuna la propria immagine di Napoli e rendono conto della struttura della città, ma anche delle rispettive letture storiche. L’annotazione è tuttora in corso, ma fornisce già in questa fase una risorsa utile agli studi sulla storia dello spazio urbano partenopeo. Il progetto è curato dal Dipartimento Città e Spazio nel Medioevo e nell'Età Moderna e prende le mosse dal progetto Naples Digital Archive, svolto in collaborazione con CIRICE.

Fin dalla sua fondazione, la città portuale di Palermo è stata contraddistinta da uno carattere nomade. Grazie alla sua centrale posizione nel Mediterraneo, essa ha accolto molteplici flussi di popolazioni, a volte confluenti tra loro, a partire dai primi movimenti greci, romani, ebraici, arabi, normanni, spagnoli e peninsulari fino a quelli più recenti, africani, mediorientali e transoceanici, causati dalle disuguaglianze globali. Nel 2018 la Fototeca ha commissionato un’importante campagna fotografica al rinomato fotografo Roberto Sigismondi che ha realizzato più di 600 fotografie professionali, attinenti l’arte e l’architettura dal Medioevo ai giorni nostri.

Il terremoto del 2016 e la successiva sequenza sismica hanno cambiato drammaticamente il volto di Amatrice, provocando vittime, stravolgendo il tessuto urbano e distruggendo emergenze monumentali. Oggi Amatrice si presenta come un luogo deserto, dove svettano isolate due torri, tracce dell’impianto medievale e simbolo della città scomparsa, ridotta a cumuli di macerie. Con il centro storico devastato dal sisma e ormai quasi totalmente cancellato dalla rimozione delle macerie, la memoria di Amatrice è affidata alla fotografia. Ma non solo: dalle immagini, in quanto strumento di documentazione e conoscenza, si dovrà necessariamente ripartire per progettare i futuri interventi di conservazione e ricostruzione.