This is not the Rome I expected to see: Narrazioni, sguardi e itinerari nelle guide di Roma e dintorni (1763–1925)

Mostra di ricerca

  • Vernissage: 11 novembre 2025, ore 18.00
  • Beginn: 12.11.2025
  • Ende: 02.12.2025
  • Vortragende(r): Mostra
  • Ort: Bibliotheca Hertziana, Palazzo Zuccari, Sala del Disegno, Via Gregoriana 30, 00187 Roma
  • Kontakt: raffaele.rossi@biblhertz.it
<i>This is not the Rome I expected to see: </i>Narrazioni, sguardi e itinerari nelle guide di Roma e dintorni (1763–1925)
La mostra This is not the Rome I expected to see indaga il modo in cui Roma con i suoi dintorni è stata descritta, rappresentata e attraversata tra XVIII e XX secolo tramite una selezione di quindici guide, provenienti dalla collezione Rara della Biblioteca Hertziana, e i diagrammi che rileggono in forma di segni i percorsi turistici presenti nelle guide del Touring Club Italiano (1925-1977) realizzati dalla Sapienza Università di Roma.

Nel corso dell’Ottocento, Roma si configura come un organismo complesso, insieme oggetto di fascinazione e di disincanto, tale da rendere impossibile – come osservava Walter Benjamin – la nascita stessa della flânerie moderna, perché “troppo piena di templi, piazze chiuse, santuari nazionali” (Benjamin 1982). In una città densa di stratificazioni e di significati, lo sguardo del viaggiatore moderno non può vagare liberamente, ma necessita di essere guidato, organizzato, incanalato entro percorsi prescritti (Wrigley 2013).

È anche in questa esigenza di mediazione che si colloca la progressiva diffusione delle guide di viaggio, le quali, tra primo e secondo Ottocento, si trasformano in veri e propri manuali di istruzione alla visione. Accanto alle guide italiane, si affermano le edizioni inglesi, tedesche e francesi – tra cui quelle di John Murray e, soprattutto, di Karl Baedeker – che codificano un linguaggio standardizzato della fruizione artistica e urbana. In esse si manifesta quello che è stato definito il Baedeker Effect (Eliasson 2019): la riduzione dell’esperienza estetica a un sistema di categorie, itinerari e gerarchie di valore, in grado di orientare lo sguardo e di standardizzare la risposta emotiva.

La mostra This is not the Rome I expected to see esplora la costruzione dello sguardo su Roma e i suoi dintorni attraverso una selezione di quindici guide provenienti dalla collezione Rara della Biblioteca Hertziana.

Il titolo è una citazione da Notes of a Journey Through France and Italy dello scrittore inglese William Hazlitt (1826). Hazlitt esprime a pieno la disillusione del viaggiatore straniero del primo Ottocento che si trova di fronte a una città che non corrisponde alle aspettative costruite sulla base della tradizione odeporica classica e cristiana, e questa disillusione diventa quasi una chiave per comprendere la distanza tra una Roma immaginata e la Roma reale.

La Guida di Roma e dintorni del Touring Club Italiano (1925) segna il punto di svolta di questo lungo processo: l’intera serie delle cosiddette “guide rosse” viene pubblicata dal Touring con l’obiettivo di “far conoscere l’Italia agli italiani”, affermando così la volontà di superare il monopolio delle guide straniere e di restituire alla conoscenza del territorio un carattere esperienziale, rendendo la guida di viaggio un elemento chiave nel processo di costruzione dell'identità nazionale.

A completare la mostra sono i diagrammi che rileggono in forma di segni gli itinerari delle guide del Touring Club Italiano (1925-1977), realizzate da Vincenzo Moschetti e Fabrizio Toppetti del Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

 

 

This is not the Rome I expected to see è anche l’ideale prosecuzione della mostra online “Roma in tasca. Guide e racconti di viaggio dalla Collezione Rara della Bibliotheca Hertziana” a cura di Alessio Ciannarella che sarà consultabile sul sito della Bibliotheca Hertziana dall’11 novembre 2025.

 

In occasione dell’inaugurazione, l’11 novembre si terrà anche il seminario intitolato Roma e i suoi contorni”. Paesaggi dell’Heritage, flussi turistici e comunità.

 


Organizzazione scientifca a cura di Viviana Costagliola, Vincenzo Moschetti, Fabrizio Toppetti

 

 

Viviana Costagliola (Napoli, 1987) è storica dell’arte e curatrice indipendente. È stata ricercatrice post-doc presso la Bibliotheca Hertziana e la Freie Universität di Berlino (2020-2024); ha all’attivo diverse pubblicazioni dedicate alle fotografie e alle guide del Touring Club Italiano.

 

Vincenzo Moschetti (Taranto, 1991) è architetto e ricercatore alla Sapienza Università di Roma. È stato assegnista di ricerca (2020-2023) presso l'Università Iuav di Venezia; tra i suoi libri: Camere azzurre. Costruzione di un'antologia mediterranea: da Palladio a Peter Märkli (2020), Aldo Rossi. Ecologie (2024).

 

 

Fabrizio Toppetti (Todi, 1964) è architetto e professore ordinario alla Sapienza Università di Roma, dove insegna Progettazione Architettonica e Urbana. Tra i suoi libri: Non è un paese per architetti (2012), Architettura al presente. Moderno contiene contemporaneo (2018), Dal paesaggio al mondo. Un breviario (2025).

Zur Redakteursansicht