Corpi, spazi e potere: Sport e cultura visiva nell’Italia fascista

Workshop

  • Evento pubblico senza registrazione
  • Datum: 07.11.2025
  • Uhrzeit: 10:00 - 17:00
  • Vortragende(r): Workshop
  • Ort: Villino Stroganoff, Via Gregoriana 22, 00187 Roma e online
  • Kontakt: freiberg@biblhertz.it
Corpi, spazi e potere: Sport e cultura visiva nell’Italia fascista
Il workshop Corpi, spazi, potere: Sport e cultura visiva nell’Italia fascista esplora la dimensione storico-artistica e visiva dello sport nel Ventennio, dei suoi spazi e istituzioni, tra propaganda e possibilità di resistenza all’ideale dell’“uomo nuovo”.

Il workshop Corpi, spazi, potere: Sport e cultura visiva nell’Italia fascista inaugura le attività del Max Planck Partner Group Sport, Body and Race in Fascist Visual Culture (Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History / Université Marie et Louis Pasteur, Centre Lucien Febvre). Attraverso una prospettiva pluridisciplinare e comparativa, l’incontro pone al centro la dimensione storico-artistica e visiva dello sport fascista e delle sue rappresentazioni, considerando l’arte sportiva non solo come soggetto o tema iconografico, ma come strumento per indagare le dinamiche sociali, politiche e culturali del Ventennio. I contributi analizzeranno forme, strategie e funzioni delle immagini del corpo sportivo e dei suoi spazi, con particolare attenzione al ruolo della cultura visiva nella propaganda fascista, alle politiche igieniste e razziali, e alle forme di resistenza ed evasione rispetto all’ideale normativo dell’“uomo nuovo”.

E´possibile seguire il Workshop anche online attraverso il nostro canale VIMEO:
Panel 1 e 2: https://vimeo.com/event/5414355
Panel 3 e 4: https://vimeo.com/event/5414370


PROGRAMMA

10:00 – Sara Vitacca (Université Marie et Louis Pasteur, Besançon/Centre Lucien Febvre) – Introduzione e presentazione del Max Planck Partner Group Sport, Body and Race in Fascist Visual Culture

Panel 1 – Al di là dell’“Uomo Nuovo”: corpi in movimento nell’Italia fascista

10:15 – 10:40 – Clément Luy (ENS de Lyon/Triangle ; Université de Rouen Normandie/CETAPS) – Un sport en marge du culte du corps? L'imagerie des cyclistes pendant le Ventennio fasciste

10:40 – 11:05 – Virginia Magnaghi (Bibliotheca Hertziana) – “Danza a Brera? Il racconto del corpo femminile nell'Italia degli anni Trenta tra danza, pittura e storia dell'arte

11:05 – 11: 30 – Discussione

11:30 – 11:45 – Pausa caffè

Panel 2 – Spazi, mostre e infrastrutture dello sport

11:45 – 12:10 – Ariane Varela Braga (UNED, Madrid) – Una cittadella di marmo per lo sport: il Foro Mussolini di Enrico Del Debbio

12:10 – 12:35 – Elisa Bassetto (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) – Corpi, nazione, modernità: le mostre d'arte sportiva tra fascismo e Repubblica

12:35 – 13:00 – Discussione

13:00 – 14:00 – Pausa pranzo (riservato ai partecipanti)

Panel 3 – Media, immagini e propaganda

14:00 – 14:25 – Sara Vitacca (Université Marie et Louis Pasteur, Besançon/Centre Lucien Febvre) – Sport e politiche razziali nella cultura visiva del fascismo

14:25 – 14:50 – Paul Dietschy (Université Marie et Louis Pasteur, Besançon/Centre Lucien Febvre) – L'immagine del calcio sotto il fascismo tra modernità e propaganda

14:50 – 15:15 – Damiano Garofalo (Sapienza Università di Roma) – Il Duce sportivo. Alcune note sul rapporto tra sport e Istituto Luce

15:15 – 15:40 – Discussione

15:40 – 16:00 – Pausa caffè

Panel 4 – Collezioni e materiali per la ricerca

16:00 – 16:25 – Olga Colazingari (Biblioteca Sportiva Nazionale, Roma) – Periodici e libri sportivi nel periodo fascista: le collezioni della Biblioteca Sportiva Nazionale

16:25 – 16:50 Daniela Ferrari (Mart, Rovereto) Sport. Le sfide del corpo: la mostra al Mart di Rovereto

16:50 – Discussione e conclusione


Organizzazione scientifica : Sara Vitacca (Université Marie et Louis Pasteur, Besançon/Centre Lucien Febvre)

Il workshop si inserisce nell’ambito del Max Planck Partner Group Sport, Body and Race in Fascist Visual Culture, promosso in partenariato dalla Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History e dal Centre Lucien Febvre dell’Université Marie et Louis Pasteur di Besançon.

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