Il Medioevo borbonico: Architettura neo-medievale e la politica del Risorgimento
Tommaso Zerbi, Ph.D.
Il progetto esplora il rapporto tra rielaborazione del medioevo, la sua manifestazione architettonica e cultura politica del Regno delle Due Sicilie. Suggerisce che retorica medievalista e immaginario neomedievale contribuirono ad esprimere valori centrali per il consolidamento del potere borbonico sullo sfondo del processo risorgimentale. Esamina il contributo dell’architettura neomedievale nei confronti di tale agenda e, a sua volta, le dinamiche politiche sottese alla plasmazione del revivalismo medievale. Spaziando dalla ricostruzione della Chiesa di San Francesco a Gaeta, realizzata da Ferdinando II di Borbone in seguito al soggiorno di Pio IX tra il 1848 e il 1849, al padiglione realizzato a Napoli nel 1832 in occasione delle nozze di Ferdinando II con Maria Cristina di Savoia, lo studio accosta l’analisi dell’architettura durevole all’analisi di quella effimera. Nel sondare il legame tra architettura neomedievale e cultura politica risorgimentale, sia il nuovo progetto che il dottorato di ricerca di Tommaso pongono l’attenzione su usi contemporanei, italiani e di stampo monarchico del passato medievale. Tuttavia, laddove la sua tesi di dottorato si è occupata del passaggio, prettamente sabaudo, tra Regno di Sardegna e Regno d’Italia, il nuovo progetto tratta un contesto borbonico e le sfide, negoziazioni e ambizioni del Regno delle Due Sicilie.