"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi". Scultura monumentale a Napoli, Palermo e nel meridione d’Italia (1861–1939)
Alberto Pirro, Ph.D.
Il progetto intende indagare il fenomeno della cosiddetta monumentomania post-risorgimentale nel Mezzogiorno d’Italia tra l’unificazione del 1861 e l’inizio della Seconda guerra mondiale nel 1939, concentrandosi in particolare sulle due ex capitali del Regno delle Due Sicilie, Napoli e Palermo. Obiettivo principale è analizzare il ruolo simbolico dei monumenti pubblici eretti in onore di figure ed eventi risorgimentali, valutandone il contributo alla costruzione della memoria collettiva e alla ridefinizione delle differenti identità urbane nel nuovo contesto nazionale.
L’itinerario di ricerca muove da quattro questioni fondamentali: quali e quanti monumenti risorgimentali furono eretti a Napoli e Palermo tra 1861 e 1939? In che misura la monumentomania trasformò il tessuto urbano? Quali furono le dinamiche della committenza statale, municipale o privata? Quali modelli iconografici e stilistici furono adottati e quale fu la ricezione critica da parte dell’opinione pubblica coeva?
A sua volta, l’indagine intende articolarsi in quattro fasi principali: la mappatura e censimento dei monumenti; l’individuazione e lo spoglio di fonti primarie e secondarie, pubbliche e private, grazie a cui indagare sulla committenza, i concorsi artistici, la critica e la ricezione pubblica tramite la stampa coeva, la letteratura e arti visive; un’analisi iconografica delle singole opere, che consenta d’incrociare i saperi della storia dell’arte con quelli della storia urbana; la creazione d’un database digitale georeferenziato, quale primo tentativo di mappatura interattiva della scultura monumentale post-risorgimentale a Napoli e Palermo.
Di là dal contributo scientifico, inoltre, il progetto mira a fornire strumenti per la tutela, la valorizzazione e la fruizione pubblica di questo patrimonio, aprendo nuove prospettive sia per la ricerca scientifica sui singoli casi di studio sia per più ampia public history di aree del paese spesso oggetto di fraintendimenti o pregiudizi.