Il baco e la cimice. Immagini di animali negli erbari medievali (1300-1450)

Research Seminar

  • Il seminario si può seguire VIRTUALMENTE IN DIRETTA attraverso il nostro CANALE STREAMING.
  • Data: 23.06.2020
  • Ora: 11:00 - 13:00
  • Relatrice: Philine Helas
  • Contatto: tranchina@biblhertz.it
Il baco e la cimice. Immagini di animali negli erbari medievali (1300-1450)
Non solo piante, ma anche minerali e altri prodotti sono trattati all’interno degli ‘erbari’ medievali per le loro proprietà terapeutiche: tra questi il vetro, il vino e l’olio, come pure alcune sostanze prodotte dagli animali o ricavate da essi. A fianco della farmacopea derivata dal De materia medica di Dioscoride, altri compendi, come il Circa instans o il Tractatus de Herbis, si diffondono a partire dal XIII secolo su influsso della Scuola medica salernitana.

I codici pervenuti fin dagli inizi del Trecento e contraddistinti da un ricco corredo illustrativo sono stati finora indagati soprattutto per le miniature a soggetto botanico. Assente è uno studio dedicato, invece, alle rappresentazioni di animali, che in queste opere compaiono in diverso numero e assortimento, slegati da implicazioni allegoriche a sfondo morale o religioso. Infatti, accanto a creature già incluse nei bestiari medievali o variamente connesse a temi iconografici, appaiono insetti, vermi e ragni.
 Se da una parte il naturalismo delle immagini vegetali trasforma il repertorio medicinale in compendio botanico, la rappresentazione delle sostanze animali apre a un inedito potenziale, per tali apparati illustrativi. Le immagini degli animali vanno considerate, infatti, per il loro valore nello sviluppo della zoologia e dell’entomologia. Sollevano inoltre significative questioni su cosa significhi concretamente lo studio e l’imitazione della natura, su come la rappresentazione dettagliata dei singoli esemplari includa la resa del movimento, dei comportamenti sociali e dell’habitat naturale. 
Un focus particolare sarà dedicato a un manuale realizzato a Milano verso la fine del XIV secolo, noto come Historia Plantarum e oggi conservato alla Biblioteca Casanatense (ms. 459), che si segnala per la presenza di numerose e inconsuete illustrazioni.



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Philine Helas ha studiato Italianistica e Storia dell’Arte all’Università di Hamburg. Ha conseguito il dottorato presso la Humboldt-Universität di Berlino, con una tesi pubblicata nel 1999 col titolo Lebende Bilder in der italienischen Festkultur des 15. Jahrhundert. Dal 1993 al 1998 è stata collaboratrice scientifica al Kunstgeschichtliches Seminar della stessa università, poi ricercatrice postdoc al Kunsthistorisches Institut di Firenze e, dal 2002 al 2005, collaboratrice scientifica al progetto (Sonderforschungsbereich) Fremdheit und Armut. Wandel von Inklusions- und Exklusionsformen von der Antike bis zur Gegenwart, approfondendo le relazioni tra immagini d’ambito ospedaliero e cultura assistenziale in Italia, dal Trecento al Cinquecento. Ha recentemente curato gli atti del convegno Tra Campidoglio e curia: l’ospedale del SS. Salvatore ad Sancta Sanctorum (2017).



Organizzazione scientifica: Antonino Tranchina








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