Sovrapposizione: Catasto Storico d'Impianto (1895–1905), Pianta di Napoli di Federico Schiavoni (1872–1880), Mappa Topografica della città di Napoli e de' suoi contorni di Giovanni Carafa Duca di Noja (1750–1775) e Db Topografico (1992) (dettaglio)

Naples Digital Archive (concluso)

Moving Through Time and Space 

L’iconografia urbana e le guide storiche forniscono un eccellente strumento per comprendere la forma e lo sviluppo di una città. Il progetto combina per la prima volta cartografie storiche, georiferite sulla planimetria attuale, con la letteratura periegetica. Il risultato, organizzato per livelli cartografici stratificati, consente di muoversi attraverso il tempo e lo spazio della città storica.

Il punto di partenza è il ricco materiale pittorico e cartografico che permette di ripercorrere la storia di Napoli. I capisaldi sono le mappe di Lafréry del 1566, Baratta del 1629, Petrini del 1748, Duca di Noja del 1750-1775, Rizzi Zannoni del 1790, Marchese del 1804-1813 e Schiavoni del 1872-1880, nonché quelle del catasto del 1895-1905. La piattaforma digitale mette in relazione le mappe storiche e le immagini con un database complesso che include nuovi documenti d'archivio. Uno dei contributi innovativi del progetto è l'elaborazione di una "mappa vicereale" che rappresenta il tessuto urbano napoletano tra la seconda metà del XVI e la prima metà del XVIII secolo. È il risultato della raccolta, dello studio critico e dell'elaborazione digitale (utilizzando punti di riferimento topografici) delle mappe pre-catastali prodotte per conto degli ordini religiosi e dei proprietari terrieri privati durante i vicereami spagnolo e austriaco (1503-1734).

Questo consente all'utente di comprendere lo sviluppo urbano di Napoli da una nuova prospettiva. Allo stesso tempo, questa analisi viene utilizzata come base per un esame critico dei metodi di rappresentazione storica e della loro elaborazione digitale.

I dati testuali estratti da una selezione delle guide storiche della città sono collegati agli edifici, ai punti di riferimento e alle aree dello spazio urbano nell'ipermappa. Le guide della città trascritte, annotate e collegate ai livelli cartografici tramite un dizionario geografico (gazetteer) sono quelle di Pietro de Stefano (1560), Giovanni Tarcagnota (1566), Carlo Celano (1692) e Giuseppe Sigismondo (1788).

L'area selezionata per uno studio a lungo termine è costituita dai dodici quartieri di Napoli che compaiono sulle mappe del periodo precedente all'unificazione d'Italia. Dal 2018 al 2020, l'attenzione si è concentrata principalmente sullo sviluppo di un metodo storico-critico adeguato e sull'implementazione tecnica all'interfaccia con l'archivio digitale. I risultati principali sono (a) la creazione della “mappa vicereale”; (b) l'esplorazione dettagliata di due aree particolarmente significative nella loro intera estensione diacronica dall'epoca greca al XVIII secolo, ovvero l'insula della cattedrale e l'area lungo l'antico Decumano principale.

L'interfaccia digitale offre l'opportunità di esplorare la città attraverso la combinazione di mappe e testi in strati temporali, di addentrarsi nel palinsesto urbano e di visualizzare i percorsi della letteratura periegetica.

Risorse prodotte dal progetto:

Dizionario geografico (gazetteer)

Mappe precatastali

Layer cartografici

Guide della città (area Decumano)

Guide della città (area Decumano) – percorsi

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