Il lavoro in città VI: Adua e le compagne (Antonio Pietrangeli, 1960)

Ciclo di Film Seminars

  • Evento pubblico senza registrazione
  • Inizio: 31.05.2023
  • Fine: 01.06.2023
  • Relatore: Ciclo: Il lavoro in città. Spazio urbano, corpi femminili e forme del lavoro nel cinema italiano degli anni ’50 e ’60
  • Luogo: Villino Stroganoff, Via Gregoriana 22 e Palazzo Zuccari, Via Gregoriana 28
  • Contatto: rossi@biblhertz.it
Il lavoro in città VI:<i> Adua e le compagne</i> (Antonio Pietrangeli, 1960)
Con l’inizio degli anni Cinquanta, la ripresa degli studi di Cinecittà come luogo della produzione coincide con il racconto cinematografico del suo stesso impatto come macchina dello spettacolo. Allo stesso tempo Roma, con la sua espansione urbanistica e trasformazione edilizia, continua a essere esplorata sebbene in discontinuità con l’esperienza neorealista. Gli studi di via Tuscolana, le scalinate di Piazza di Spagna, le consolari che collegano il centro con le aree più periferiche, il nuovo Ponte Marconi, sono solo alcuni dei luoghi di Roma resi iconici e animati dalle reti affettive e sociali attivate dal racconto filmico di questo decennio.

Il seminario guarda la messa in scena di questo tessuto urbano in trasformazione attraverso una selezione di film organizzati intorno a protagoniste femminili, definite in modo dominante a partire dal lavoro in cui sono impiegate. Maddalena Cecconi si muove con la figlia dal Pigneto alla Cinecittà del dottor Blasetti, nell’illusione che il lavoro dello spettacolo possa garantire alla figlia un’ascesa sociale (Bellissima, 1951); Marisa e le sue colleghe siedono sulla scalinata di Trinità dei Monti durante la pausa pranzo dalla sartoria di lusso, prima di far ritorno nelle rispettive zone di residenza (Le ragazze di Piazza di Spagna, 1952); su quelle stesse scale l’architetta Liana Franci, borghese appena laureata, tenta il suo progetto di emancipazione all’interno di una parabola melodrammatica (Una donna libera, 1954); Adua Giovannetti e le altre si spostano dal centro storico in un casale sull’Appia Pignatelli riorganizzandosi all’indomani della legge Merlin (Adua e le compagne, 1960).
Micro storie, o storie qualsiasi, a cui il cinema assegna visibilità mettendo in scena corpi e soggettività che si strutturano intorno al rapporto tra vita privata e sfera pubblica. Poiché il lavoro fa spesso da ponte tra questi due poli, permeabili a causa delle forme opache tipiche dell’occupazione femminile, il seminario intende mettere in luce la relazione strutturante tra corpi, forme del lavoro e spazi sociali nel contesto produttivo dell’Italia centrista.

Si tratta di una serie di seminari di approfondimento organizzati in forma di dibattito a partire dalle introduzione al film la serata prima e si lavorerà a partire da una selezione di sei film, facendo riferimento a un corpus più ampio con cui poter dialogare.

Prossimo appuntamento
Adua e le compagne (Pietrangeli, 1960)
introduzione al film 31.05.2023, 18:00-20:30 - Sede: Via Gregoriana 22
dibattito 01.06.2023,10:00-12:30 - Sede: Via Gregoriana 28


Programma del ciclo:

Il lavoro in città I: Bellissima (Visconti, 1951)
1/2 Febbraio

Il lavoro in città II: Le ragazze di Piazza di Spagna (Emmer, 1952)
1/2 Marzo (con discussione eccezionalmente 14:30-16:30)

Il lavoro in città III: La valigia dei sogni (Comencini, 1953)
5/6 Aprile
Nota che introduzione e dibattito hanno luogo in sedi diversi

Il lavoro in città IV: Roma ore 11 (De Santis, 1953)
11/12 Aprile (vedi il Research Seminar: Entangled Spaces in Mid 20th Century Rome: The Cinema Screen and the Lived Places of Social Housing)

Il lavoro in città V: Una donna libera (Cottafavi, 1954)
26/27 Aprile
Nota che introduzione e dibattito hanno luogo in sedi diversi

Il lavoro in città VI: Adua e le compagne (Pietrangeli, 1960)
31 Maggio/1 Giugno
Nota che introduzione e dibattito hanno luogo in sedi diversi

Il lavoro in città VII: Essere donne (Mangini, 1964)
21/22 Giugno
Nota che introduzione e dibattito hanno luogo in sedi diversi


Organizzazione scientifica: Tanja Michalsky, Adrian Bremenkamp, Malvina Giordana, Lorenzo Marmo, Víctor Martín García

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