Palinsesto-Napoli
Napoli è la realtà urbana più grande del Mezzogiorno e una delle più significative. Le tracce della sua lunga vicenda storica si trovano impresse nei vari strati di frequentazione e nella compagine urbana. L'avvicendamento dei livelli diacronici non è sempre tracciabile secondo un criterio di continuità, nel senso di espansione e di sovrapposizione: in modo più evidente e capillare di altre realtà, Napoli appare come un palinsesto, la cui continua rielaborazione, spesso parziale e accidentata, si traduce in 'sequenze' leggibili a un livello simultaneo, più che stratigrafico.
Quale ex-capitale e caposaldo culturale ed economico dello Stato post-unitario, Napoli gode di una fortunata condizione di centralità negli studi storici, favorita dall'alto livello di erudizione nell'ambiente cittadino, ma anche dalla costante attenzione di intellettuali esterni e dal continuo scambio con l'ambiente europeo. Nonostante ciò, la ricezione storiografica delle culture artistiche non è del tutto esente da rigidità: ad esempio, le prospettive nazionalistiche del Novecento hanno determinato l'immagine di una Napoli 'coloniale', dominata da una o dall'altra dinastia straniera, che avrebbe plasmato localmente la fenomenologia delle arti in base agli standard del proprio territorio d'origine. Dall'altra parte, l'idea ricorrente della subordinazione di Napoli ai centri "canonici" di produzione artistica ha offuscato l'originalità del capoluogo partenopeo, anche su scala transnazionale.
In questo quadro, l'interesse per il Sud Italia – una tradizione di lunga data all'Hertziana – è oggi declinato in modo innovativo e rispondente alle sfide attuali della ricerca umanistica, allo scopo di proporre una piattaforma per l'osservazione e lo studio del patrimonio culturale partenopeo, in una prospettiva di confronto e dibattito sui criteri stessi di formulazione del sapere storico. Gli studiosi dell'Hertziana privilegiano aspetti meno esplorati dalla storiografia e dalla critica più recente, ad esempio il Medioevo alto e centrale, il Novecento e la Contemporaneità. Proprio a partire dalle loro differenti identità disciplinari, essi hanno la possibilità di condividere quesiti, indagare realtà sperimentali, coltivare l'integrazione degli specialismi e l'interdisciplinarietà, entro un osservatorio permanente sulla ricerca a tema napoletano: il Neapel-Forum.
Tra i temi di rilievo si segnalano, in particolare: la costruzione, l'esperienza e la rappresentazione dello spazio urbano durante il Medioevo e la prima Età moderna; la determinazione e la fruizione degli spazi della regalità e della sacralità; l'architettura monumentale e il suo rapporto con la stratigrafia fisica e memoriale della città; la definizione di un palinsesto storico attraverso il recupero selettivo e l'enfatizzazione di certi aspetti del passato; i caratteri distintivi dell'ambiente e della produzione artistica napoletana.