Decolonizing Italian Visual and Material Culture:
From Nation Building to Now

L’arte e la cultura visiva italiana hanno fortemente contribuito a consolidare il processo di nation building che in Italia si interseca con le politiche di espansione coloniale.
L’unità di ricerca intende focalizzare l’attenzione su opere, immagini e oggetti che hanno attivamente partecipato all’affermazione di un immaginario coloniale che si fonda su artificiose costruzioni di identità e alterità, attraverso orientalismi interni ed esterni alla nazione, rapporti diplomatici transnazionali, migrazioni.
A partire dalla città di Roma, ma con aperture a una prospettiva policentrica, si intende esplorare – dall’Italia liberale al Fascismo, fino alla contemporaneità – la monumentalità nello spazio pubblico e le strategie espositive di mostre e collezioni pubbliche di arte e cultura materiale. Ripensando criticamente cronologie, categorie e tassonomie della storia dell’arte attraverso un’analisi storico-culturale degli oggetti, si punta a contribuire al dibattito sulla decolonizzazione dell’immaginario contemporaneo e del patrimonio culturale.
L’unità di ricerca partecipa al progetto SPAZIDENTITÀ. Spazialità materiale e immateriale della costruzione nazionale italiana dalla Repubblica Cisalpina alla fine del Fascismo, co-finanziato dall’École Française de Rome (2022-2026).
Temi di ricerca
Razza, emigrazione, relazioni transnazionali, Italianità all’estero, arte e politica, strategie di propaganda, colonialismo, orientalismo interno, Fascismo, esposizioni nazionali, collezioni museali, patrimonio coloniale, usi politici del corpo, costruzione di stereotipi sessuali